Lanati: così la scienza ci aiuterà a fare il vino del futuro
A otto anni i genitori portarono Donato in gita in Monferrato e lui si trovò a correre tra i filari di un vigneto, scoprendo i grappoli d’uva: «Quella forma geometrica e immaginifica, espressione della grandezza della natura e del territorio: è stato un momento magico, è lì che ho deciso che da grande avrei voluto lavorare con quegli acini», ricorda oggi Donato Lanati. ( di Pierangelo Soldavini)
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