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BAROLO EN PRIMEUR VENDEMMIA 2024: ELEGANTE E LUMINOSO

  • chiaracane68
  • 1ora
  • Tempo di lettura: 3 min

LANATI: UN'ASTA BENEFICA CHE UNISCE NEL SEGNO DEL DARE


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VENERDI' 24 OTTOBRE 2025 AL CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR


Oltre un milione di fondi raccolti alla V Edizione di Barolo en primeur, il nobile progetto benefico nato cinque anni fa dal sodalizio tra Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRC Donare ETS e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in collaborazione con l’eno-scienziato Donato Lanati e il suo team di Enosis Meraviglia.

 

Il progetto, riferito alla vendemmia 2024, consta di 23 lotti associati a 15 barrique, di cui 14 battute all’asta di venerdì 24 ottobre al Castello di Grinzane Cavour, ove sorge la vigna Gustava di Camillo Benso Conte di Cavour, unitamente a 8 lotti comunali (composti da 672 bottiglie, 205 Magnum, 26 Jeroboam e 4 Rehoboam) che, complessivamente, hanno totalizzato 1.108.300 euro. A questi fondi, la cui destinazione ad ente no-profit è in parte di libera scelta e in parte vincolata a progetti in ambito sociale, artistico, naturalistico e ambientale, si aggiungeranno quelli riferiti alla restante barrique, che verrà battuta il prossimo 9 novembre ad Alba in occasione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco.

 

Nel 2028, quando il vino contenuto nelle diverse barriques avrà completato il suo affinamento sotto l’attenta supervisione dell’enologo Donato Lanati, da ogni barrique verranno ricavate 270 bottiglie contrassegnate dall’etichetta d’autore firmata da Giulia Cenci.

  

“La 2024 è stata un’annata particolare e la Vigna Gustava è riuscita a darci un vino spiccatamente luminoso ed elegante” ha commentato Lanati che, con l’enologa Dora Marchi, ne ha seguita la vinificazione, mettendo a sistema un lavoro di squadra, per rendere impeccabili i Barolo en Primeur, la cui longevità li renderà presto celeberrimi. “Ogni parcellizzazione ha saputo esprimere vini di diverso carattere e personalità, che sapranno distinguersi facendosi ricordare”.

 

 “Le aste sono il modo più semplice per stabilire il valore dei vini di pregio ma, in questo caso, sono anche nobile espressione del saper fare del beneha precisato Lanati sottolineando come il gesto del dare rappresenti anche un principio di restituzione dal punto di vista umano. “Inoltre, questo progetto dimostra quanto molte persone ci abbiano creduto dimostrandosi inclini a fare di più, sia per sostenere il prossimo sia per preservare un territorio cardine per la viticoltura, consentendoci di studiare scientificamente gli effetti dei cambiamenti climatici. L’ambiente pressoché incontaminato, in cui sorgono la vigna Gustava e i vigneti di Barolo e Barbaresco, rappresenta la condizione ideale per meglio comprendere la vite, quindi, per garantirne adattabilità e massima esaltazione”.   

 

Brillante battitore d’asta, trasmessa in live streaming contemporaneamente a New York e Londra, è tornato ad essere l’amministratore delegato di Christie’s Italia Cristiano de Lorenzo, alla presenza della madrina Evelina Christillin. Per l’occasione è stato, anche, prodotto il catalogo d’Asta impreziosito dalle puntuali opinioni del critico enologico Antonio Galloni, il quale, ha apprezzato come il vino contenuto in ogni singola barrique sappia dar voce l’essenza del Barolo, specialmente, quello della Vigna Gustava.

 

In un lustro, Barolo en primeur ha fruttato ben 4.513.100 euro, di cui: 666mila alla prima edizione, 834.800 euro nella seconda, 877mila euro nella terza e 1.027mila euro nella quarta, registrando un progressivo crescendo, segno di grande sensibilità e generosità, per sostenere ben 73 progetti solidali.


Fubine, 28 ottobre 2025

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